ROMA - In poco tempo, da quando è stato aperto il gruppo su Facebook e la casella di posta elettronica (appelloperledonne@gmail.com) sono arrivate già un migliaio di adesioni all'appello "Una Repubblica che rispetti le donne". Sono state le donne insignite di alte onorificenze a lanciarlo: la poetessa Maria Luisa Spaziani, Cavaliere di Gran Croce, Maria Bianca Bosco Tedeschini Lalli, prima donna rettore e Grande Ufficiale della Repubblica come Silvia Costa, una vita politica nelle istituzioni e ora candidata del Pd a Strasburgo, la giornalista Elena Doni; insieme con i commendatori della Repubblica, Linda Laura Sabbadini, Rosa Valentino fondatrice dell'associazione donne giuriste, Paola Spada, Gigliola Zecchi, Susanna Diku, la ginecologa che nel 2000 fu la prima immigrata a riceve un'alta onorificenza repubblicana dall'allora presidente Ciampi, e molte, molte altre. Dicono basta alla mancanza di rispetto; alle donne "che assurgono agli onori dei media se sono compiacenti verso i potenti e asservite a un modello mercificato e lesivo dell'identità femminile".
L'appello è stato inviato ieri al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Attacca Silvia Costa: "C'è un'immagine degradata delle donne e mercificata, con la complicità della quarta carica dello Stato", cioè del presidente del Consiglio e il suo carico di veline, festicciole in Sardegna, vizi privati e comportamenti pubblici.
Da La Repubblica
sabato 6 giugno 2009
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